venerdì 2 maggio 2008

L'insostenibile incredulità dell'essere (umano)

Siccome stanotte non riesco proprio a dormire ho deciso di aggiornarmi un po' coi quotidiani italiani online, visto che qui leggo qualcosa di quelli tedeschi ma apparte l'ovvio problema di comprensione il punto di vista italiano è proprio diverso.
Da giorni ho letto qui e là del mostro austriaco Josef Fritzl che ha rinchiuso per 24anni sua figlia Elisabeth e da lei ha avuto ben 7 figli, così ho voluto approfondire un po' la notizia.
Al di là dell'ovvio orrore che la conoscenza di un simile fatto può suscitare ,anche nell'animo più arido, devo dire che oltre all'episodio in sè l'ambientazione mi spaventa ancora i più.
Quella che i vari giornali descrivono è una famiglia apparentemente serena, che ha accolto 3nipotini abbandonati dalla madre fanatica di una setta e un giorno si scopre che la suddetta madre non è nè fanatica nè in una setta ,che i figli non sono 3 ma 6 e probabilmente sarebbero stati 7 e che la nonna /prima moglie non si è mai accorta di nulla(ma vi rendete conto di nulla?).
Quest'ultimo aspetto mi fa davvero paura.
Come è possibile che una madre non sospetti niente,che non si chieda come la figlia abbia potuto abbandonarle fuori dalla porta non uno ma ben tre figli come nulla fosse e che ,cosa alquanto assurda, non si chiedesse come mai il marito si rinchiudeva (una notte sì e l'altra pure)nella stanza degli attrezzi e la ragione per cui tutte le mattine alle 7 spariva senza nemmeno fare colazione?
Ad essere sincera non ci credo, nessuna moglie accetterebbe di fare il soprammobile con la fede al dito a meno che non fosse per comodità o per paura,il che comunque dimostrerebbe che qualcosa sospetta ma finge che non sia nulla.
La sig.ra Rosemarie Fritzl oltre a suscitarmi pena,mi fa quasi orrore perchè l'indifferenza è il peggiore dei mali secondo me.
Forse io sono abituata troppo bene,ho una mamma che capisce com'è andata la mia giornata da come dico "Ciao" però più ci penso più mi sembra assurdo che una moglie non sospetti nulla per 24 lunghi anni con un marito che la notte molto spesso non torna a dormire . Posso capire l'impossibilità di conoscere la gravità dei fatti ma ignorarli del tutto è vergognoso. Va bene che i giornali dicono che lui inventava macchinari ma era Josef Fritzl non Isaac Newton.
Un uomo arrestato per stupro non può diventare un angelo da un giorno all'altro e una moglie che vive con lui la sua vita giorno per giorno (e per più di quarant'anni visto che la figlia ne ha 48) lo sa per forza, magari lei spera ogni giorno che lui sia cambiato ma non può esserne sicura.
Ancor più stupefacente è l'affermazione di Natascha Kampusch secondo cui questi episodi di segregazione sono frutto del retaggio nazista dell'Austria.
Senza voler offendere la signorina Kampusch il nazismo in Austria e in Germania è come l'infermità mentale in Italia,ossia una scusa per non affrontare il problema.
In Italia quando un delitto è troppo efferato , vedi Novi Ligure, l'omicida viene definito subito infermo di mente mentre in Austria e in Germania la colpa è del nazismo, un po' come citare un proverbio che dice "Non è colpa sua,ma di chi lo veste la mattina".
Mi chiedo come mai quando si verifica qualcosa di davvero crudele ed efferato siamo tutti pronti a dare la colpa a cose intangibili e aleatoriamente dimostrabili? Perchè gli esseri umani contemporanei cercano costantemente di ignorare che alcuni possono compiere azioni terribili senza per questo essere malati di mente o vittime di culture violente? Perchè non si considera mai l'ipotesi che la crudeltà e l'orrore purtroppo esistono dalla notte dei tempi indipendentemente dalla cultura in cui uno è vissuto?
Non voglio negare che i malati di mente esistano e che chi vive in un ambiente violento non porti con sè per sempre parte di questo malsano microcosmo ma sono convinta che entrambi questi casi non possano spiegare tutto.
Perchè di fronte ad uno scippo sono tutti pronti a condannare mentre di fronte a stupro ed omicidio tutti pronti a giustificare e qualche volta (ahi noi) pure a compatire?
Un padre che segrega una figlia per 24anni e ne abusa tanto da metterla incinta ben sette volte per me non è una vittima della cultura nazista ,che 50 anni fa già era caduta, ma un animale da sbattere nel suo stesso bunker e buttare via la chiave.
Del nazismo si possono dire tante cose,ma non mi risulta si dicesse in alcun dove che i padri avevano diritto di abusare e di imprigionare le figlie.
Se la parola vittima avesse vita dubito che resterebbe vicino a Fritzl perchè un soggetto del genere non merita di essere considerato non dico vittima, ma già a trattarlo da essere umano gli si usa troppa cortesia.
Indubbiamente guardare il male in faccia fa paura. E' spaventoso realizzare di colpo che fatti così orribili possano verificarsi ovunque e che quindi nessuno è realmente al sicuro ;tuttavia trovo decisamente più avvilente nascondersi dietro all'idea dell'eccezionalità per continuare a vivere in un mondo irreale senza provare realmente a risolvere il problema ma fingendo di averlo risolto ignorandolo.
Lorenzo il Magnifico scrisse " Chi vuol esser lieto sia,del doman non v'è certezza" a distanza di secoli possiamo dire che la sua idea è stata pienamente accolta dagli abitanti della Terra contemporanei ma se devo essere sincera sono i posteri a preoccuparmi...

1 commento:

filippo ibba ha detto...

Voglio dire la mia anch'io ad un orrore così osceno,così brutale .
Stasera su Italia1 ho visto lo speciale su questo mostro ,che a vederlo nelle foto davvero sembra un mostro,un demonio,che va in vacanza lasciando "i suoi figli" abbandonati per un mese nel suo bunker sotteraneo avuti con sua figlia, tra l'altro addirittura sette .Ma ci pensate ,ho una rabbia addosso pazzesca.come si fa' a non pensare ,a vivere tranquilli .Comunque devo dire grazie a mia figlia che piange sempre quando cambio i canali di cartoni animati ,ultimamente guardo solo quelli ,perchè altrimenti mi verrebbe sempre voglia di andarli a trovare sti bastardi e ..........
Spero in un futuro davvero diverso