domenica 31 agosto 2008

Il caso dei fattoidi




Eccomi di nuovo a casa in quel di Bergamo!


Tornata dalle vacanze sarde non potevo assolutamente rimandare oltre l'aggiornamento di questo mio blog.



Per le foto di paesaggi artistici e tramonti idilliaci dovrete aspettare ancora qualche giorno amici miei oggi vorrei riflettere su qualcosa di più significativo ossia il caso dei fattoidi.



Come è evidente per una blogger durante questo mese di assenza ho sentito la mancanza della connessione a internet ,anche perchè in Sardegna gli internet point sono cari come il fuoco e perciò solo adesso sono riuscita ad aggiornarmi sulle vite di amici, ex e conoscenti mediatici o reali attraverso posta elettronica, blogs e album fotografici.
Dalla visione di un album in particolare è venuta alla mia attenzione la realtà dei fattoidi.

Per quelli che non hanno idea di cosa siano è bene chiarire che in linea teorica ,secondo la sociologia della comunicazione, i fattoidi sono degli eventi mai verificatisi che i media fanno passare per reali, una sorta di leggende metropolitane accadute a qualche Tizio ,Caio o Sempronio. Il problema con i fattoidi è che il consumatore comune non ha assolutamente idea che questi fatti non siano reali e di conseguenza la finzione viene a mescolarsi con la realtà.



A questo punto mi sono chiesta quali prove restano a confermare che ciò che abbiamo vissuto sia effettivamente stato reale?



Sei mesi fa la mia realtà era una storia con una persona fantastica che amavo da morire , che nonostante situazioni complicate alle spalle , teneva a me e con cui ero davvero felice.
Tra le complicazioni c'era una sua storia pendente a Cagliari e il fatto che io vivo a Bergamo e lui a Milano ma per due anni tutto questo non ha avuto importanza.
Non so cosa mi aspettassi dal futuro ma partire per Aachen , nonostante si sia poi rivelato il più bel periodo della mia vita (anche se allora non lo sapevo ancora), è stato tra le cose più difficili che abbia mai fatto.

Il giorno che l'ho salutato ci siamo fatti una fotografia , un po' per avere la possibilità di vederlo quando mi sarebbe mancato e un po' per ricordarmi che quello che lasciavo in Italia era reale e che al ritorno sarebbe stato lì immutato ad aspettarmi.

Dopo una settimana quella foto era appesa al muro della mia stanza ad Aachen e dopo due settimane, come alcuni di voi già sanno, quella realtà è andata in pezzi nonostante i buoni propositi che erano stati fatti.

Tralasciando l'accenno al fatto che prima di partire era stata sventolata sotto ai miei occhi l'imminente chiusura della pendenza in terra di Sardegna potrete sicuramente comprendere il mio sgomento.

E' già noto che ho tentato un abboccamento in giugno e al quale mi è stato risposto con una mail offensiva e crudele che aveva l'unico scopo di ferirmi più che di chiarire una situazione in sospeso. La persona che amavo mi ha ferito ,nel modo più brutale e crudele, distruggendo il futuro e ora a conferma di quella barbarie ha distrutto anche il passato.
Navigando in internet ho trovato una fotografia che mi profondamente scosso, quella col mare in sottofondo, il soggetto maschile è lo stesso ma la protagonista femminile è cambiata.
Sul momento ho creduto fosse un incubo, a conferma di tutte le mie peggiori paure non solo mi aveva lasciato ma è tornato galoppando da quella storia pendente che non ha mai realmente avuto intenzione di chiudere.
E io?
IN COSA HO CREDUTO IO?
In un fattoide, in una leggenda senza lieto fine , sono portata a credere di aver sognato tutto , di aver creato nella mia mente gli ultimi due anni, di aver immaginato di aver trovato qualcuno che mi dava la sensazione di non dover più cercare la persona giusta perchè era lì accanto a me.
Ma quando mi convinco che è stato tutto un mio sogno eccola lì ,la foto, che mi ricorda tutte le cose belle che abbiamo vissuto insieme, le cene a lume di candela, addormentarsi e svegliarsi insieme e di colpo tutto questo non c'è più.
Quella che c'è è una nuova immagine, lui che sorride, senza di me, come se non fossi mai esistita, in una foto che sembra la pubblicità dei viaggi di nozze Costa Crociere, con qualcuna che una volta sembrava così lontana da non poterci raggiungere.
Più osservo quegli scatti più non riesco a credere che siano entrambi reali.
Se la mia foto fosse finta allora sarei io a non esistere e se l'altra fosse finta allora mi sarei sognata la mail e il messaggio e tutto questo sarebbe solo uno stupido scherzo del destino.
C'è tutta via una terza soluzione possibile ,la più dura da accettare, che le foto siano entrambe reali e che quindi io ho amato qualcuno che non esiste perchè il M. che conoscevo io non è mai stato così insensibile così spietato da incenerire anche i miei ricordi.
Vedo la sua foto e provo rabbia perchè da quando è finita ho smesso di crederci.
Quando siamo bambine ci insegnano che da qualche parte,non importa se vicino o lontano, esiste la persona giusta ,un Ken per ogni Barbie, un Romeo per ogni Giulietta,un Renzo per ogni Lucia,uno Shiro per ogni Mila Azuki in circolazione .
Prima ci credevo,ci ho sempre creduto eppure adesso un idea del genere mi sembra assurda,priva di qualsiasi chance e ancora una volta la realtà si mescola con la finzione.
La mia Fantàsia viene progressivamente ingoiata dal Nulla.
I fattoidi non sono quindi solo eventi mediatici che vengono fatti passare per veri , ma anche persone che si fanno passare per sincere,reali,giuste per te e poi un giorno ti svegli e scopri che non sono mai esistite.
Come sempre l'intenzione del mio post è raccontare agli altri le mie riflessioni e cercare un senso ad avvenimenti che apparentemente non ne hanno alcuno.
Ora tornerò a quel blog chiamato vita cercando di studiare e di risolvere l'enigma del credere o non credere nell'esistenza di U.F.O. , angeli custodi e grandi amori della vita.
A presto un Bacio
Madda
P.S. Tutti i visi sono coperti ad eccezione del mio perchè non credo sia corretto disporre dell'altrui immagine senza specifica autorizzazione,in questo modo solo gli interessati possono riconoscersi e tutti gli altri possono avere un'idea di cosa parlo senza che per questo venga meno la dovuta correttezza ad estranei e non.